Canali Minisiti ECM

Tar Lazio contro Aifa: i medici hanno il diritto di prescrivere farmaci idonei

Medlex Redazione DottNet | 09/03/2021 19:20

L'ordinanza del Tribunale amministrativo contro le linee guida pubblicate a dicembre sulla gestione del Covid

Lo scorso dicembre l'Aifa ha diffuso un documento destinato in particolare ai medici di famiglia, con le linee guida da osservare con un paziente nella fase inziale della malattia. Il testo "principi di gestione dei casicovid19 nel setting domiciliare"  precisava, tra l'altro, che nei primi giorni di malattia da Sars-covid, ci debba essere unicamente una "vigilante attesa" e somministrazione di fans e paracetamolo, e nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo ditutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per ipazienti affetti da covid. Ma il Tar del lazio, in seguito al ricorso di alcuni medici, ha emesso un'ordinanza (clicca qui per scaricare il testo) che di fatto smentisce le linee guida dell'Aifa, non nel contenuto, ma nella forma.

Per il Tribunale amministrativo, infatti, così si viola il diritto e dovere del medico di prescrivere i farmaci più idonei: “Considerato che, a una valutazione sommaria propria della fase cautelare, il ricorso appare fondato, in relazione alla circostanza che i ricorrenti fanno valere il proprio diritto/dovere, avente giuridica rilevanza sia in sede civile che penale, di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza, e che non può essere compresso nell’ottica di una attesa, potenzialmente pregiudizievole sia per il paziente che, sebbene sotto profili diversi, per i medici stessi”.

pubblicità

“È molto interessante l’ordinanza del Tar perché affronta il tema fondamentale delle cure a casa per il covid”, commenta a Quotidiano sanità il vice segretario nazionale della Fimmg, Pier Luigi Bartoletti. “Purtroppo le linee guida Aifa – precisa - sono minimali ed è ovvio che oggi ad un anno dallo scoppio della pandemia non è più pensabile curare a casa i pazienti sono con vigile attesa e paracetamolo”.
 
E Bartoletti va oltre precisando quali sono le reali necessità: “In quest’anno abbiamo compreso che l’unica strada per evitare il ricovero è anticipare a domicilio le cure. Ma il Covid è una malattia difficilmente standardizzabile ecco perché non servono linee guida al ribasso. Per questo dobbiamo dotare il territorio di strumenti adeguati per valutare i pazienti caso per caso in modo da capire quale possa essere il rischio di aggravamento e adottare le terapie più opportune”. Nello specifico Bartoletti chiarisce che servono ecografi e la possibilità di effettuare analisi specifiche che fanno capire l’evolversi della malattia.
 

Commenti

I Correlati

Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Salutemia, le novità 2024 per gli iscritti

Previdenza | Redazione DottNet | 16/05/2024 11:09

Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno

Con lui Donatella Ussorio de l’Aquila, dalla beneventana Alessia Pica, rispettivamente Vicepresidente e segretario, Irene Pontarelli, di Isernia, con il ruolo di Tesoriere, e il romano Valerio De Lorenzo, consigliere

Ti potrebbero interessare

Secondo la Cassazione, la lesione psicologica cronica successiva a un intervento chirurgico mal riuscito, se accertata clinicamente, va ad aumentare la quota di danno biologico risarcibil: non scatta la personalizzazione consentita dal danno morale

Nell'ordinanza n. 5922/2024 la Cassazione ricorda le regole di riparto dell'onere probatorio qualora un soggetto invochi il risarcimento del danno da errore medico in ragione di un rapporto di natura contrattuale

La sentenza: assolto militare che rifiutò di indossarla, Matteo Bassetti consulente

I giudici si sono rifatti a una norma del ‘91 secondo la quale il medico in servizio di guardia deve rimanere a disposizione «per effettuare gli interventi domiciliari al livello territoriale che gli saranno richiesti

Ultime News

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

"Da algoritmi di Facebook e Instagram rischi per la salute mentale"

"Grazie a capacità diagnostiche ma anche per un incremento di steatosi epatiche"

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione